ONCE

C’Era una Volta una Bambina

 

C'era una volta una bambina - poco bianco

ILLUSTRAZIONE DAVIDE PARODI

Uno spettacolo ispirato all’omonimo libro “C’era una volta una bambina” di Giovanna Zoboli, illustrato da Joanna Concejo © Topipittori 2015 / tutti i diritti riservati/ http://www.topipittori.it.

Testo: Giovanna Zoboli

Regia: Sara Due Torri

Aiuto regia e acting coach: Alessandra Caviglia

Con: Maria Francesca Guerra e Filippo Serra

Narrazione dal vivo: Irene Villa

Coreografie: Sara Due Torri, Maria Francesca Guerra, Davide Parodi

Scene e costumi: Francesca Traverso

Aiuto scene: Valentina Albino

Direzione Tecnica e Disegno luci: Federico Canibus

Tema musicale di Maria Francesca Guerra, cantato da Eugenia Amisano

Consulenza tecnico musicale e arrangiamenti a cura di Andrea Anzaldi – Studio Apollo

Una produzione Once danzateatro con il sostegno di Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse e del Goethe – Institut Genua.

Spettacolo selezionato per Segnali 2019 e In-Box Verde 2020.

Spettacolo di teatrodanza per ragazzi e amato anche dagli adulti, programmabile in teatro e all’aperto.

Consigliato dai sei anni in su.

 

Quando la bambina vestita di rosso si inoltrò nel bosco per andare a trovare la nonna, il bosco le chiese di fermarsi ed ascoltare. Era un bosco bello, aveva un milione di anni, era un bosco solo e cieco, un bosco tutto nero, con un milione di occhi. La bambina, che era svelta, attenta e coraggiosa, si fermò, chiuse gli occhi ed ascoltò. I due fecero silenzio e in mezzo crebbe il lupo. Era un lupo bello. Un lupo svelto,attento, coraggioso. Come la bambina. Appena un po’ più grande. Era un lupo fatto per correre. E corsero. Era una bambina fatta per giocare. E giocarono.

Era il regalo del bosco alla bambina. Era il pegno della bambina al bosco. I due si giurarono fedeltà, ma…toc toc… irruppero nella storia quelli che la fiaba la conoscevano da sempre. L’avevano ascoltata raccontare tante volte, la storia. La sapevano a memoria, quella storia antichissima.

Ogni sera la nonna la raccontava e non era così che doveva andare a finire…

 

 

Foto di Alessandra Cavalli e Francesca Traverso